Nei nostri desideri formativi c’è l’idea di bambini e ragazzi come persone curiose, innamorate del mondo e ricche di una creatività primigenia, spontanea, geniale.
Creatività è una parola che ci impegna tutti: per gli educatori creatività è essere sempre pronti a rinnovarsi, ad aprirsi agli imprevisti, ad accogliere le provocazioni intellettuali dei bambini e dei ragazzi e trasformarli in opportunità progettuali; per i bambini e i ragazzi, creatività è aprire le porte alla conoscenza, per capire le cose, guardarle da molteplici punti di vista, inventarne di nuove, attraversare scenari immaginari e sorprendenti, avendo a disposizione strumenti, linguaggi e contesti che sostengono la ricerca di senso.

Nei primi anni di vita di un bambino, la conoscenza non si costruisce attraverso l’accumulo di informazioni, bensì attraverso la possibilità di esperire materiali e oggetti, attraverso il corpo, i sensi.
Il bambino ha bisogno di esplorare, manipolare, provare sensazioni tattili, impadronirsi degli oggetti per conoscerli. La manipolazione, come molte altre attività, consente al bambino di acquisire fiducia e sicurezza nelle proprie risorse e capacità, in quanto egli può costruirsi un progetto di esplorazione e di gioco, in base alle proprie esigenze e abilità.

L’incontro con la luce attiva nei bambini un processo esplorativo, è capace di suscitare interrogativi, ipotesi e permette al bambino di ricercare attraverso il linguaggio costruttivo e artistico. La luce può essere luogo di invenzioni di storie e racconti, di rappresentazioni e di manipolazione. Non è qualcosa di statico, ma in perenne movimento, si trasforma, cambiando qualità, colore e intensità, trasforma il paesaggio, creando volume e profondità, evidenziando linee e colori, opacità o trasparenza.

Sono spazi che sprigionano la creatività, la fantasia e l’immaginazione. L’attività grafica rappresenta una modalità di linguaggio, di espressione e di comunicazione, oltre a contribuire alla costituzione del senso di identità ed allo sviluppo del desiderio di agire, di intervenire sulla realtà.

Nell’atelier grafico i bambini si avvicinano in questo modo alla conoscenza di colori e di materie diverse, di cui sperimentano le proprietà in campo grafico ed arricchiscono le loro esperienze percettive e di motricità fine.

I materiali destrutturati hanno una significativa storia pedagogica nella filosofia ispirata al Reggio Emilia Approach e idee simili sono utilizzate in altre filosofie come Montessori e Waldorf. Le migliori filosofie sull’educazione della prima infanzia includono forti opportunità di apprendimento con materiali aperti e destrutturati, in ambienti esteticamente interessanti, ricchi di stimoli adeguati ai bisogni dei bambini.
Usando i materiali destrutturati incoraggiamo l’immaginazione, la creatività e la capacità di problem-solving e il gioco può essere ogni volta più ricco e complesso. Sono facilitatori nel sostenere gli apprendimenti dei bambini; lo sviluppo della manualità fine, della coordinazione occhio-mano, della capacità di percepire le differenze tattili dei materiali; di stimolare l’esplorazione dell’ambiente chi li circonda, raccogliendo, costruendo, creando.

Esperienze dirette e concrete in natura.
Stabilire un legame con l’ambiente aiuta i bambini a sviluppare aspetti importanti della loro formazione e della loro personalità. Una consona attrezzatura permette di uscire ogni giorno, anche in inverno. Consideriamo gli spazi esterni un’aula vera e propria, un laboratorio in continua mutazione, ricco di sorprese e di occasioni di apprendimento oltre che di gioco libero e movimento all’aria aperta. Un vero e proprio atelier Natura, che favorisce lo sviluppo dalla curiosità e della capacità di stupirsi, sostiene la piena espressione delle emozioni spontanee, potenzia le abilità senso-motorie, promuove la collaborazione tra i pari, stimola la voglia di esplorare e sperimentare, e promuove il rispetto per l’ambiente.

L’evidenza scientifica dimostra che i primi anni di vita sono fondamentali per la salute e lo sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale dei bambini, con effetti significativi per tutta la vita adulta. Leggere ad alta voce ai bambini fin dalla più tenera età è un’attività molto coinvolgente, che rafforza la relazione adulto-bambino. La lettura condivisa durante i primi anni di vita è una pratica fondamentale per sostenere lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino, che acquisirà un vocabolario più ricco stimolando il linguaggio e l’organizzazione del pensiero, lo abituerà alle emozioni, aiutandolo a dar loro un nome e a sviluppare l’empatia, stimolerà la creatività e amplierà la memoria e la capacità di attenzione.